Formare i giovani per investire sul futuro

Nonostante la crisi economica stia interessando anche la pesca sportiva, è opportuno ricordare che nella maggior parte degli sport la compagine giovanile è sempre la più folta, rappresentando un indice di benessere del settore interessa¬to.

Nella maggior parte dei Paesi europei è da sempre assegnata una notevole importanza alla formazione ambientale rivolta ai giovani. a cui vengono fornite informazioni sulla biologia degli ecosistemi d'acqua dolce nonché sulla pesca. In Italia la lacuna in questi termini è enorme.

È importante considerare che la pesca è qualcosa di più di uno sport, l'uomo la pratica da sempre perché è un tratto peculiare della nostra cultura e della nostra identità nazionale.
È necessario formare i ragazzi in questo senso e chi gestisce i laghi o gli allevamenti, cosi come le aziende agricole, le fattorie didattiche e i club possono assolvere tale compito, fungendo da aule a cielo aperto in ambienti controllati e sicuri, dove poter contare su un'organizzazione in grado di offrire un ser¬vizio Culturale in più.

La Regione Emilia-Romagna da sempre rivolge grande interasse alla divulgazione della pesca sportiva, ne sono un esempio le numerose pub¬blicazioni prodotte e gli interventi di legge volti a incentivare sia i giovani che gli anziani a tale pratica.

In particolare si segnala il volume dal titolo "A pesca con nonno Addano", difìiiso in stampa e via internet grazie alla collaborazione della casa editrice Greentime, che pone un accento sul prezioso ruolo della famiglia e del legarne indissolubile fra gli anziani e i bambini attraverso la condivisione di una passione.

Anche la Legge Regionale 11/2012 all'ari. 14 prevede che la licenza di pesca, sportiva non sia richiesta ai minori di dodici anni se accompagnati da un maggiorenne munito di licenza di pesca o esentato ai sensi dello stesso articolo, ai minori di anni diciotto, se in possesso di attestato di frequenza a un corso di avvicinamento alla tutela della fauna ittica e dell'ecosistema acquatico e all'esercizio della pesca organizzato dalle associazioni piscatorie.

Nonostante il pregevole sforzo politico per la modifica di una legge, è opportuno ricordare che per rispettare in particolare quest'ultimo punto relativo ai corsi di avvicinamento, è fondamentale attivarsi predisponendo programmi che, seppure semplici, siano condivisi da tutte le associazioni e gli operatori, ben strutturati, accattivanti e al contempo esaustivi, in grado di descrivere appieno gli ecosistemi acquatici, dalla montagna (torrenti, laghi appenninici, fiumi del piano) al mare (aree salmastre di transizione).

Sarà solo a seguito di questi approfondimenti che potranno essere inseriti tutti quegli aspetti tecnici che riguardano la pesca sportiva, peraltro unico modo per i ragazzi di avvicinarsi material¬mente al mondo sommerso.

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