Lo stabilimento di Panigale in di Lizzano in Belvedere venne costruito direttamente dalla Provincia di Bologna nella seconda metà degli anni '60 con il preciso scopo di avvia¬re una produzione locale di troie fario. Dopo alcuni anni di affidamento dell'impianto alla Regione, nel 1959 la Provin¬cia di Bologna rinunciò al rin¬novo di tale contratto e decise di puntare verso la produzione a ciclo completo di novellame di trota fario di elevata qualità da destinare al ripopo¬lamento delle acque bolognesi.
L'obiettivo dell'autosufficienza produttiva per l'intero territorio della provincia di Bolo¬gna in termini di novellame da ripopolamento venne raggiun¬to nel volgere di pochi anni. Fino al 2005 la gestione dell'impianto di Panigale è stata effettuata direttamente dal Servizio Tutela e Svilup¬po Fauna attraverso un vivaista ittico che risiedeva all'in¬terno dulla struttura.
Con il pensionamento di quella particolare figura professionale la conduzione dell'alleva men¬to è stata esternalizzata e affi¬dala alla Federazione Italiana della Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS) mantenendo inalte¬rato l'obiettivo della produzione di novellarne rustico di trota fario da destinare al ripopola¬mento delle acque pubbliche.
Nella gestione dell'impianto la FIPSAS assicura il regolare fun¬zionamento attraverso proprio personale e il supporto di collaboratori volontari che operano in accordo e con la super¬visione del personale tecnico del Servizio Tutela e Svilup¬po Fauna L'Amministrazione Provinciale garantisce attraver¬so risorse proprie o regionali i necessari interventi di manutenzione straordinaria.
Obiettivo qualità sanitaria e genetica
La scelta produttiva di puntare a ottenere materiale di elevata qualità e un alto livello di rusticità condiziona fortemente le modalità di gestione dell'im¬pianto.
Le densità degli animali vengono mantenute a livelli bassi ed eventuali esuberi ven¬gono tempestivamente sfoltiti attraverso piani straordinari di ripopolamento.
Sono banditi i trattamenti antibiotici con mangimi medicati e anche le. procedure di disinfezione sono ridotte allo stretto indispensa¬bile per contrastare situazioni di criticità. L’alimentazione artificiale viene somministrata manualmente per evitare spre¬chi e interferenze con la qualità dell'acqua.
Nel 2009, a conclusione di un lungo periodo di controlli e analisi, lo stabilimento di Panigale e tutto l'alto Bacino del torrente Silla hanno acquisito il riconoscimento comunitario di zona e impianto indenni da setticemia emorragica virale (V.H.S.) e da necrosi ematopoietica infettiva (I.H.N.). Assolta la procedura formale di certi¬ficazione, l'impianto ha ripreso una regolare funzionalità, puntando verso nuovi ambi¬ziosi obiettivi come il miglio¬ramento genetico del mate¬riale prodotto.
A tale scopo la FIPSAS ha attivato un con¬tratto di collaborazione con Pier Paolo Gibertoni, ittiologo reggiano di fama internaziona¬le, che dispone tra l'altro di un parco riproduttori seleziono di trota fario di ceppo mediter¬raneo tipico dell'Appennino Tosco-Emiliano. Questo rap¬porto ha portato all'applica¬zione di nuovi protocolli che stanno fornendo eccellenti risultati sia in termini quanti¬tativi che qualitativi.