IL DOZZA A ESCE ALLA GRANDE DALLA TRAPPOLA SAPABA

CIRCOLO DOZZA A

Seconda prova del Promozionale colpo, domenica 28 maggio, e scossone notevole nella classifica progressiva, grazie alla vittoria nettissima della squadra A del Circolo Dozza, che con i suoi 4 moschettieri (Giordano Dosi, Gianni Grossi, Gianpaolo Vecchi e Fausto Roda, che ha sostituito Roncarati) realizza un complessivo di sole 8 penalità e riscatta ampiamente la prova opaca disputata in Riolo portandosi al secondo posto della Progressiva. Una prova, quella disputata sulle sponde del Lago 1 dell’impianto federale SAPABA, che si preannunciava sicuramente difficile, con tutte le opzioni in campo per cercare un pesce decisivo, ma che si è rivelata ancor più complicata nel suo svolgimento, vista la diffusa latitanza di abboccate registrata un po’ su tutto il campo gara allestito dalla società collaboratrice Lenza Casalecchiese. Sicuramente i carassi, le carpe e le breme del lago non sono avezzi ad una presenza così massiccia di agonisti e quindi hanno praticamente cessato la loro attività per tutta la durata della gara ma va anche evidenziata una preoccupante deficienza di popolazione ittica in questo grande invaso, cosa che sarà sicuramente analizzata dalla Sezione FIPSAS di Bologna, referente per l’impianto della proprietà, la FIPSAS nazionale, alla quale la situazione è stata da tempo posta in evidenza.

Analizzare le cause di questa situazione è sicuramente cosa complessa, tra di esse sicuramente l’impatto predatorio costante e quotidiano di cormorani e siluri non va trascurato ma probabilmente questa non è l’unica; resta comunque il fatto di una gara caratterizzata da una assoluta latitanza di pesci su tutte le linee di pesca nella maggioranza del lago; per realizzare qualcosa con cui poter smuovere le bilance, molti si sono rivolti all’immediato sottoriva alla ricerca di qualche sporadico persico sole, qualche rara alborella o piccolissimo clarius, ricerca peraltro funestata dalla miriade di piccolissime pseudorasbore che infestano la prima porzione di lago nei pressi delle sponde, talmente piccole da essere quasi impescabili ma altrettanto fameliche da rappresentare un notevole disturbo nella ricerca di altro pesciolame. Poche le eccezioni a questa situazione, punti abilmente sfruttati da chi ha avuto la sorte di averli assegnati dal sorteggio. Grande prestazione, infatti, per Antonio Bonura della Minerva RossoBlu68, che ha sfoderato una pescata quasi da carp fishing, sfiorando quota 14.000 punti realizzati in prossimità del vertice nord dell’isola centrale; analogamente, quasi dalla parte opposta, Fabio Bogani della Sasso Marconi ha superato gli 11 chilogrammi, andando a vincere il proprio settore dopo un bel duello con Vincenzo Benotti.

Una curiosità di questa gara, peraltro già evidenziatasi in altre occasioni, della ininfluente rilevanza, in termini di catture, dei picchetti esterni, nessuno dei quali è risultato determinante per la classifica di settore.

Tornando alla gara del 28 maggio, la prestazione assoluta di Antonio Bonura ha valorizzato quella già positiva dei suoi compagni, Alessandro Vandelli, Pietro Rodolfi e Salvatore Bonura, con i quali si è aggiudicato anche il premio per la seconda squadra assoluta; terza piazza di giornata, con 15 penalità, per la neo leader della Progressiva, la squadra A della Lenza Casalecchiese (Gianluigi Tattini, Gualtiero Bernardoni, Massimo Bortolotti e Giorgio Bentivogli) che con 27 punti complessivi si porta a condurre il campionato, con ben sei penalità di distacco sulla coppia inseguitrice Dozza A e GPO B (Degli Esposti Stefano, Tarozzi Maurizio, Marco Guadagnini, Angelo Borgatti), entrambe accreditate di 33 punti totali.

Le attenzioni degli agonisti partecipanti a questo campionato, sempre molto sentito dagli agonisti bolognesi, ora si rivolge al mitico canale delle Acque Alte, in quel di Crevalcore, dove si dovrebbero sfoderare i cannini corti, tanto cari alla generazione dai capelli grigi; quest’anno però si potrebbero verificare delle sgradite sorprese, dovute allo svaso repentino che il canale ha dovuto subire a causa delle recenti, disastrose condizioni meteo che hanno colpito le province centro orientali della nostra regione, svaso che potrebbe aver determinato l’allontanamento dei pesci del canale. Speriamo che questo non sia, naturalmente; le prossime settimane potranno dare risposte in questo senso.

Angelo Borgatti

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